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Roma. Mostra “Bellezza Creativa”: l’artista Gigino Falconi espone alla Camera dei Deputati – complesso di Vicolo Valdina

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CAMERA DEI DEPUTATI – COMPLESSO DI VICOLO VALDINA, Mostra di GIGINO FALCONI “Bellezza creativa”
Sala del Cenacolo – Sala della Sacrestia ● Piazza in Campo Marzio, 42 00186 Roma
Dal 17 al 26 gennaio 2024
Inaugurazione: mercoledì 17 gennaio 2024 ore 16.30

Gigino Falconi, ''Ragazza'', dal ciclo ''Ragazze per sempre'', Acrilico su tela (FILEminimizer)

La Camera dei deputati ospita nelle Sale del Cenacolo e della Sacrestia del Complesso di Vicolo Valdina
Piazza in Campo Marzio, il pittore Gigino Falconi, con la sua mostra personale Bellezza creativa a cura
del Prof. Dott. Don Stefano Peretti e Giuseppe Bacci, che si inaugurerà mercoledì 17 gennaio 2024, alle
ore 16.30, alla presenza del Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
In questo anno 2024, dopo una lunga ed intensa attività artistica di Gigino Falconi, alcune opere della
Collezione Falconi escono dal proprio studio per emigrare al Complesso di Vicolo Valdina, ad onorare le
celebrazioni del 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica.
Protagoniste della mostra sono le opere realizzate dall’Artista abruzzese, selezionate nel loro significativo
richiamo al colloquio, anche auspicato dal Concilio Vaticano II, tra Chiesa contemporanea e mondo dell’arte,
con particolare riferimento a temi universalistici quali l’Amore di Dio Padre per tutti i suoi figli, l’esperienza
collettiva del dolore a causa della guerra e la speranza di una comune rigenerazione. Scriveva San Paolo VI
nella sua Lettera agli artisti: “Oggi, come ieri, la Chiesa ha bisogno di voi e si volge verso di voi. Essa vi
dice con la nostra voce: lasciate che non si rompa un’alleanza tra le più feconde! Non chiudete il vostro
spirito al soffio dello Spirito Santo! Questo mondo in cui viviamo ha bisogno di bellezza per non oscurarsi
nella disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che mette la gioia nel cuore degli uomini, è il frutto
prezioso che resiste all’usura del tempo, che unisce le generazioni e le congiunge all’ammirazione. E ciò
grazie alle vostre mani…”.
Nasce così, con queste premesse, “Bellezza creativa”, mostra che si sviluppa in un duplice appuntamento
“in rete”, nelle due sale della Sacrestia e del Cenacolo, carica di particolare suggestione capace di stimolare
studiosi e fruitori. All’interno degli spazi espositivi della Camera dei deputati del Complesso Valdina si
concentrano una ventina opere, alcune create appositamente per l’occasione e installate tra la sala della
Sacrestia e la sala del Cenacolo. Nella Sacrestia verranno esposte le opere della produzione artistica di
ispirazione religiosa, che negli Anni Novanta hanno reso Falconi protagonista della pittura figurativa
attraverso una peculiare ricerca artistica: dalle luci delle forme allo stupore del sacro, con l’evidenza del
grande capolavoro titolato Scena finale del grande teatro del mondo, 1997-99. Nella sala del Cenacolo
ospiterà una selezione di opere di ricerca prettamente figurativa dell’itinerario artistico-introspettivo siglato
dalla ricerca di quel realismo magico, che ha la capacità di affascinare e di sedurre il visitatore. La fruizione,
quindi, non si riduce allo sguardo emozionale di opere accattivate dalla critica: si espande in uno sguardo
che va oltre, poiché nel contesto espositivo il Maestro Gigino Falconi ha assunto il compito di indicarne la
bellezza universale e creativa. Sulla sua pittura, raffinata e colta, hanno scritto diversi poeti, oltre a critici
quali: Carlo Bo, Mario Luzi, Enrico Crispolti, Carlo Chenis, Enzo Fabiani, Rossana Bossaglia, Sandro
Parmiggiani ed altri.
Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana presentando l’evento in catalogo afferma: «La
Camera dei deputati è lieta di accogliere nella prestigiosa Sala del Cenacolo, che sovente ospita opere e
installazioni di artisti italiani, la mostra “Bellezza creativa” del Maestro Gigino Falconi. Nelle sue opere, di cui
l’esposizione offre una significativa selezione, colpisce la forza evocativa delle immagini, il loro afflato religioso,
il realismo fantastico che le pervade, il contrasto dei colori che viene presentato ai nostri occhi. Nel lavoro
dell’artista, l’umano e il divino, così come la corporeità e la spiritualità, concorrono a creare quella tensione
vitale, che è propria della condizione umana».
Un osservatore privilegiato, benché non critico d’arte ma grande poeta, e cioè Mario Luzi, ha visto, nelle
figure di Gigino Falconi – di quel pittore che Carlo Bo aveva definito come un’“anima” in grado di accogliere
la verità poetica – resoconti d’esperienza «in una esultante fruizione del mondo. Quasi che averne il dominio
espressivo significasse anche goderne il ghiotto beneficio. Per cui la sensualità tattile e luminosa delle figure
e degli oggetti, a forza di essere esibita con una specie di impertinenza fatale e festosa, finiva per
trasfondere in una visione più complessa, più estatica e più enigmatica la sua energia provocatoria».
Il Prof. Dott. Don Stefano Peretti nel testo in catalogo scrive: «Contemplare l’opera di Gigino Falconi è
offrire al proprio animo questa innervatura creativa di Verità, che diventa un educare il proprio cuore
all’osmosi, che sa evolvere in comunione, poiché la struttura cognitiva e ontologica della fruizione estetica
nasce da una struttura dialogica tra contenuto, autore, destinatario. All’amico Gigino il grazie per essersi
umilmente lasciato interpellare dalle realtà contenute nelle sue opere, mediante la pedagogia dell’incontro
tra realtà sensibile e realtà trascendente, per aver osato interpretare l’eterno nel quotidiano, per aver
ricercato costantemente la congruità tra bellezza e armonia, per aver dato respiro immarcescibile alla
caducità di questa nostra stupenda e drammatica scena temporale».
Queste parole assieme a quelle di Mario Luzi sono la premessa appropriata per visitare le opere di Falconi.
Questa mostra vuole comprendere l’intima simbiosi tra spiritualità e arte che delinea l’intero itinerario
artistico, iniziato negli anni Sessanta dal pittore Gigino Falconi, comprendente opere che lo hanno
caratterizzato.

 

La mostra rimarrà aperta fino al 26 gennaio 2024, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle
ore 11,00 alle 19,00. Catalogo in mostra.
“GIGINO FALCONI BELLEZZA CREATIVA”
LUOGO: Camera dei deputati Complesso di Vicolo Valdina Piazza in Campo Marzio, 42 Roma
PERIODO: 17 – 26 gennaio 2024. Apertura: dal lunedì̀al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 19,00
INAUGURAZIONE: Mercoledì 17 gennaio 2024 ore 16,30 ● L’ingresso è consentito entro le ore 16,15 ● Obbligo di giacca per i signori
CURATORI: Prof. Dott. Don Stefano PERETTI e Giuseppe BACCI
PER INFORMAZIONI ED ADESIONI: 339.8895499 ● E-MAIL: giginofalconistudio@gmail.com

Biografia
Gigino Falconi nasce a Giulianova (Teramo) e inizia a dipingere a sedici anni, frequentando contemporaneamente
l’Istituto Tecnico per ragionieri, dove si diploma nel 1952. Nel 1954 ottiene la maturità presso il Liceo Artistico di Pescara.
L’anno successivo, vincitore di concorso per la Cattedra di Disegno, assume l’incarico della docenza presso una scuola
media di Giulianova, attività che abbandona definitivamente nel 1975, per dedicarsi interamente alla pittura. Alla sua
prima mostra personale tenuta alla Galleria Il Polittico di Teramo nel 1961, ne sono seguite numerosissime sia in Italia
che all’estero, presso accreditate gallerie e prestigiose sedi pubbliche. Le sue opere sono conservate in autorevoli
collezioni museali pubbliche e private. Il suo metodo di lavoro si è sviluppato per cicli pittorici, così distribuiti nel corso
degli anni:
1954-1956: esordisce con un universo figurativo legato ai temi della propria terra, coniugato ai canoni della coeva
poetica informale.
1957-1962: esegue una serie di paesaggi che risentono di una personalissima rivisitazione del barocco.
1963-1965: realizza Documenti, primo importante ciclo di opere, di grande dimensione, eseguite a tecnica mista,
composizioni di pittura e grafica testuale. Negli stessi anni l’artista porta avanti una ricerca sulla surrealtà dello spazio
costellato da fantasmi, spesso con elementi suggeriti da letture di Edgar Allan Poe.
1966-1968: I Mostri. Viene aiutato in questa analisi da uno studio accurato che va dal Rinascimento al Barocco con
particolare attenzione a Piero della Francesca, Caravaggio, Rembrandt e Ribera.
1969-1975: elabora una serie di lavori incentrati sulla surrealtà del presente e della cronaca fotografica, con una
figurazione più circostanziata ed evidenza di straniamento.
1976-1979: recupera pienamente la pittura per immagini, con soggetti ispirati all’angoscia dell’esistenza. Di particolare
risalto sono due gruppi di quadri suggeriti dal Fascismo e dalla vicenda dei coniugi americani Julius ed Ethel Rosenberg.
1980-1985: lavora intensamente a opere incentrate sulla poetica del mistero degli spazi interni e sulle suggestioni
spaesanti degli specchi. È evidente il riferimento ad ambientazioni di gusto Art Nouveau, sempre collocate in un clima di
silente sospensione e di attesa.
1986-1988: realizza Alcyone, un importante ciclo di dipinti sulla vita e le opere di Gabriele D’Annunzio, eseguite in
occasione del cinquantesimo anniversario della morte del Poeta.
1989-1994: dipinge una serie di “nudi” e “concerti silenziosi”, ambientati in paesaggi lacustri.
1995-1999: sviluppa in questi anni un intenso ciclo di pitture di carattere sacro. Il primo dipinto Annunciazione è del
1995. Lo realizza per il VII centenario della Santa Casa di Loreto nel cui museo l’opera viene poi esposta.
Successivamente, per la chiesa di Sant’Andrea di Pescara lavora per due anni a un trittico di grandi dimensioni (cm 270
x 660), commissionatogli dagli Oblati di Maria Immacolata in occasione della santificazione del loro fondatore
Sant’Eugenio de Mazenod.
2000-2002: realizza il ciclo Le Ossessioni, interamente dedicato al mistero dell’universo femminile.
2002-2005: dipinge il ciclo Il mito della Fenice.
2006-2009: si interessa sempre più alla natura e, attratto dal suo misterioso fascino e dalla sua mistica luce, dipinge un
gruppo di quadri rappresentanti paesaggi lacustri e marini.
2011-2012: realizza il ciclo Ragazze per sempre ambientato nell’atmosfera romantica parigina di fine Ottocento,
dipingendo un ciclo pittorico sull’“amore mercenario” come tante scene di un’unica grande pièce esistenziale, una
commedia tutta al femminile. Mostra tale ciclo nella Galerie Besharat di Barbizon Parigi e, successivamente, assieme ad
un cospicuo nucleo di opere, allestisce la “suite Falconi”.
2013-2014: nell’ambito e a conclusione dei festeggiamenti del suo genetliaco e sessantesimo di attività pittorica,
principiato nel marzo 2013 negli Stati Uniti ad Atlanta con una mostra personale, l’Abruzzo gli rende omaggio, il 23
maggio 2014, nella sala appositamente predisposta del Museo d’Arte Moderna “Vittoria Colonna” di Pescara, inaugurando
lo spazio a lui dedicato, esito della mostra Antologica Una Vita per la pittura, a cura di Giuseppe Bacci. Esposizione
scandita in sette percorsi temporali decennali e mirabilmente presentata da Vittorio Sgarbi e Giuseppe Bacci, in
un’affollatissima conferenza inaugurale.
Nel maggio 2014, nella sede del Museo Archeologico di Teramo, sono stati esposti, insieme ad altre opere della passata
produzione artistica, due dipinti inediti, di grandi dimensioni, del nuovo ciclo L’Amore: le sue immagini, le sue parole.
Da dicembre 2014 a febbraio 2015 la città di Padova ha ospitato, in uno dei suoi monumenti più importanti, il
cinquecentesco Palazzo della Gran Guardia, la mostra Antologica Una Vita per la pittura. Nel luglio 2015 è presente in
Cina, in un’esposizione, con tredici opere e, successivamente, a Londra.
Nel giugno 2016 nel complesso paleocristiano di Cimitile (Napoli), nell’ambito del Premio Cimitile, allestisce la mostra
personale Infinita divina misericordia. Nel settembre 2016 espone nello stabilimento Lisciani Group di Sant’Atto (Teramo)
il ciclo Abbracci (volta ottagonale) che verrà riesposto a L’Aquila nel Palazzetto dei Nobili.
Nel settembre 2017 viene invitato alla 7a Biennale internazionale d’Arte contemporanea di Pechino (Cina). Nel gennaio
2018, nella sede del Museo Vittoria Colonna di Pescara, espone la mostra antologica Spaesamenti metafisici a cura di
Giuseppe Bacci.
Nel marzo 2018 la Galleria d’Arte Cinquantasei a Bologna allestisce una mostra omaggio. Nel settembre 2018 espone il
ciclo Le stagioni al Museo dello Splendore di Giulianova (Teramo) a cura di Marialuisa De Santis. Nello stesso Museo nel
luglio 2019 allestisce la personale Per Giulianova.
Nel febbraio 2020 allestisce a Roma alla 6° Senso Art Gallery, la personale Melanconia dell’immagine che sarà trasferita
successivamente alla Besharat Gallery & Museum di Barbizon (Parigi), dove torna anche nel marzo 2023 e alla Galleria
Trifoglio Arte di Chieti.
Nel 2022 alla Galleria RespirArt di Giulianova e nel giugno 2023 a Pescara, nello Spazio officina s.l.m.00, propone, una
sintetica e rigorosa antologica Documento di un sogno. Ha ricevuto il riconoscimento della Regione Abruzzo con la
medaglia alla carriera e il Delfino d’oro della Città di Pescara.

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Festa in via De Amicis, ieri pomeriggio, per i 100 anni di Iolanda Londrilli. Ha portato i saluti e gli auguri dell’ Amministrazione Comunale il capogruppo consiliare Paolo Vasanella.

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Amici, parenti, le conoscenze di una vita. In tanti, ieri pomeriggio hanno fatto gli auguri a Iolanda Londrilli, nata il 18 febbraio di 100 anni fa. Alla festa ha partecipato anche il capogruppo consiliare Paolo Vasanella, che ha portato gli auguri del Sindaco e dell’ Amministrazione Comunale. A Iolanda ha regalato una pergamena ricordo istituzionale. La signora Iolanda Londrilli, vedova del professor Umberto Lauri, insegnante di musica, è amorevolmente accudita dalla figlia Giovanna e dal genero Francesco Fratini. Semplice e molto affettuosa, la festa che si è tenuta nella sua casa di via De Amicis. La signora conduce una vita tranquilla, tra le mura domestiche. Ogni giorno, dice la figlia, legge e ascolta la radio. Sempre allegra e sorridente, forte e saggia, Iolanda è un grande esempio di fede, di laboriosità, di speranza.

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Giulianova. Lutto: ci lascia mister Armando Falini, una vita dedicata al calcio giovanile.

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Giulianova. Anche Armando Falini ci lascia, come era nel suo stile, in punta di piedi e senza clamori. Per una beffa del destino esattamente a due anni dalla scomparsa del suo collega Leo Giannattasio (14 febbraio 2022). Lui non amava apparire, anzi, svolgeva gli allenamenti dei ragazzi sapientemente e con rigore, dietro le quinte senza dare troppo spettacolo. Anche recentemente, per il torneo dedicato al suo collega e amico, Emilio Della Penna, restava sempre in disparte e senza smanie di protagonismo. Per lui il lavoro sui ragazzi era la prima cosa. Se ne va anche alla vigilia dell’organizzazione del X torneo “Emilio Della Penna” 2024, dove, insieme al patron Giulio Ettorre ed altri collaboratori, aveva dimostrato serietà, professionalità e passione innata per i futuri campioni. Lui sarà l’ennesima stella giallorossa che splenderà nel firmamento giuliese come quando, con i suoi ragazzi, vinse il Campionato nazionale “Berretti” del 1976/1977. Commovente vedere ieri, nella sala del commiato, la maglietta giallorossa dell’ASD “Giuliesi per Sempre” che ti onorava come storia perenne dei nostri colori. Alla moglie Lucia e la figlia Francesca il mio personale abbraccio fraterno.

Walter De Berardinis

 

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Giulianova. L’Amministrazione Comunale piange Sandro Brandimarte. Il Sindaco Jwan Costantini: “ Porteremo avanti i suoi valori, le sue battaglie, le sue passioni”.

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Con sgomento ed immenso dispiacere, il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amministrazione Comunale apprendono della scomparsa di Sandro Brandimarte, Presidente dell’ Associazione Quartiere Annunziata, grande conoscitore della cultura marinara giuliese, promotore instancabile di iniziative volte alla diffusione della pratica sportiva e della tutela dell’ ambiente. Alla famiglia va un abbraccio affettuoso e un pensiero di sincera partecipazione. “La scomparsa di Sandro ci rattrista profondamente- commenta il Sindaco Costantini – Mai come oggi ci sentiamo portatori del dolore e della commozione dell’intera comunità giuliese. Di lui si potrebbero dire migliaia di cose: che era un entusiasta della vita, che ha rivitalizzato e dato colore ad un parco e ad un quartiere, che ha diffuso la passione per lo sport e la natura. Ciò che più lo rappresenta, però, è l’amore gratuito e incondizionato per Giulianova. Sandro ha donato tempo, idee, slanci, passione, per migliorare la città e per far sì che le sue potenzialità potessero uscire allo scoperto, esprimersi. Sandro Brandimarte amava profondamente gli altri e lo faceva senza eccessi, senza voler apparire a tutti i costi, con semplicità. E “gli altri”, senza distinzione d’età, quartiere o ceto sociale, lo ricambiavano con lo stesso amore, la stessa stima, la stessa fiducia. Oggi Giulianova ha perso un volto amico e un cuore straordinario. L’unico nostro conforto è la determinazione nel voler portare avanti le battaglie e i valori in cui Sandro credeva e che sono oggi la sua vera eredità, il motivo del nostro grazie più grande”.

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Giulianova. Il Parco del quartiere Annunziata sarà intitolato a Sandro Brandimarte e l’Ente Porto gli dedica il calendario 2024.

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Giulianova. Una giornata triste oggi per il quartiere Annunziata e per l’intera comunità giuliese. Prima delle esequie, presso l’Ente Porto, è stato presentato il calendario 2024 alla stampa dal titolo: “UN PORTO D’ALTRI TEMPI”. La realizzazione editoriale, curata dalla casa editrice teramana, è una magnifica carrellata di immagini d’epoca che ritraggono il porto giuliese in tutti i suoi aspetti. La squadra, composta dallo storico Sandro Galantini , da oltre vent’anni firma di punta di Ricerche&Redazioni, autore del testo introduttivo, e Barbara Marramà, responsabile grafico della casa editrice, ha lavorato alacremente al progetto in tempi record, confezionando un prodotto editoriale unico e raffinatissimo. Grazie all’Ente Porto, guidato da  Valentino Fabrizio Ferrante e a tutto il Consiglio d’Amministrazione con direttore Fabio Di Serafino e i consiglieri Riccardo Albani, Monica Tentarelli e Fabrizio Bonaduce (Vice), è stato possibile realizzare l’opera editoriale. Stefano Piergiovanni per la stampa e il fotografo Paolo Silvestri, hanno reso vivo l’intera operazione culturale. Profonda gratitudine, da parte di tutti, per la documentazione e per le immagini messe a disposizione: Enrico Ansalone, l’indimenticabile Sandro BrandimarteOttavio Di Stanislao , Tito Forcellese , Marco Mara’, Alberto Melarangelo e Giuseppe Merlini. Il Calendario, come affermato oggi in conferenza stampa dal presidente Ferrante, è dedicato alla memoria di Alessandro Brandimarte recentemente scomparso. Il calendario racconta la vita del porto dal 1913, giorno del posizionamento della prima pietra, al 1973 anno in cui è nato l’Ente Porto. Erano presenti il Sindaco di Giulianova, Jwan Costantini; il Sottosegretario della Giunta della Regione Abruzzo, Umberto De Annuntiis; il consigliere della Provincia di Teramo, Luca Lattanzi e il Comandante della Guardia Costiera di Giulianova, T.V. Alessio Fiorentino e gli operatori portuali. La distribuzione del calendario inizierà dalla prossima settimana presso la sede dell’Ente Porto in modo gratuito.

 

Nel pomeriggio si sono svolti i funerali di Sandro Brandimarte con la presenza di tantissimi amici e semplici conoscenti dell’intero quartiere Annunziata dove lui viveva ed operava come presidente dell’Associazione Annunziata. Presenti il Sindaco della Città, Jwan Costantini e il Presidente del Consiglio comunale, Matteo Francioni. Dopo la funzione del parroco, Don Ennio Di Bonaventura, hanno preso la parola rispettivamente: il Sindaco Jwan Costantini, dichiarando che il parco del quartiere sarà intitolato alla memoria di Alessandro Brandimarte, a seguire il saluto del poeta  Bernardino Dell’Aguzzo e di Alessandra Martinelli a nome dell’Associazione Quartiere Annunziata.

Di seguito le immagini di questa giornata

Il mio ricordo dell’istrionico Sandro Brandimarte. “Parè”,questa era il tuo saluto al telefono o quando ci vedevamo al porto. Non posso credere che tu non ci sei più, lasciando la tua Giovanna, tuo figlio Niccolò Brandimarte egli splendidi ragazzi del “Quartiere Annunziata” soli e senza quel tuo carisma innato da fare invidia a un ventenne di oggi. La tua vita è stata sempre al servizio della comunità e del progresso nei luoghi in cui vivevi Dalla scuola alla famiglia, dalla politica all’associazionismo, senza tralasciare la cultura, lo sport e i temi dell’ambientalismo. Negli anni ’70 sei stato, insieme ad altri,cofondatore dell’Associazione Radio G e collega degli amici di radio 102 di San Benedetto del Tronto. Proprio nella vicina città marchigiana avevi formato intere generazioni di ragazzi e terminato il tuo percorso da docente. Come amavi ricordare il mitico “Pub 93” di via Thaon De Revel con gli amici della tua generazione: Sandro Ettorre, Marco Casarola, Gianni Melozzi ed altri.La nascita della Lega Navale e, negli anni ’90, il “Festival dell’Incompreso” concluso al Parco Chico Mendes con l’esibizione di tantissimi “talenti” giuliesi: Dedè Manini, Mario Luciani, Vincenzo Cittadini, Mario La Jena ed altri. Da non dimenticare la fantastica rievocazione della “Sciabica” davanti al “Venere”,era il 4 agosto 2002, dal titolo “…e il navigar m’è dolce” con il coinvolgimento di tantissimi giuliesi. Poi,negli ultimi anni, grazie alla pratica di Nordic Walking, ho rivisto una persona con più energia di prima e con una voglia di dedicarsi all’ambiente e alla sua tutela. Oggi, nella sala del commiato, era presente anche il tuo libro edito nel 2009 “Giulianova – il mare, il porto e la marineria: storia, storie,immagini e documenti” con la prefazione dell’amico Ottavio Di Stanislao e la maglia della nostra “Roma”. Il mare è stato sempre al centro della tua vita ed andavi orgoglioso delle tue tradizioni marinaresche. Nell’introduzione avevi scritto: “…sono nato in Via Pola, a due passi dal porto, in una zona dove allora vivevano tutte famiglie di marinai…nonno Alessandro era arrivato da Roseto, mentre mio padre Adamo e mio zio Michele erano ancora in attività peschereccia. Anche la famiglia di mia madre, i Palestini, erano pescatori ed erano originari di Silvi”. La tua passione anche per l’arte: l’incontro con l’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, insieme all’indimenticabile Gabriele Di Pietro DiPietro Trasalimenti e la performance artistica di Ivan Barlafante sulla punta del molo sud di Giulianova. Solo uno come te poteva uscire di scena in un giorno speciale come il 29 febbraio (anno bisestile), un colpo da maestro come mi ripetevi spesso: “parè che som cumbinat!!!”.

 

Walter De Berardinis

Giulianovanews.it

 

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GIULIANOVA SKATE IN LINE: ALBERTO RODI VICECAMPIONE ITALIANO INDOOR

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Si sono svolti sabato 24 e domenica 25 febbraio, al Pattinodromo Comunale ex Gesuiti di Pescara, i CAMPIONATI ITALIANI DI PATTINAGGIO CORSA INDOOR riservati alle Categorie Ragazzi e Ragazzi 12 (12-14 anni).

C’è grande soddisfazione per i dirigenti dell’A.S.D. GIULIANOVA SKATE IN LINE che con i suoi 25 anni di attività nel Comune di Giulianova ha partecipato al Campionato di Pescara con 4 dei suoi atleti. Grazie ai risultati dei suoi atleti ha ottenuto un ottimo piazzamento nella classifica generale per società risultando 30^ su 90 società eprima tra le società abruzzesi partecipanti.

Nella gara 1,5 giri sprint per la categoria Ragazzi,Alberto Rodi, autore di una gara dagli spunti tecnici di grande livello, ha conquistato una splendida medagliad’argentoa un soffio dall’atleta maceratese Sante Pacioni. Lostesso Rodi si è distinto anche nella gara 3000 metri a punti con un avvincente 4° posto. Per la categoria Ragazzi ha gareggiato anche Natalia Pistilli che, al primo anno di categoria, si è distinta nella gara 1,5 giri con il 39° posto su 211 atlete partecipanti, contraddistinguendosi per la tecnica.

L’Associazione di pattinaggio corsa di Giulianova, con le due Allenatrici Chiara e Marzia Calvarese, sta formando un vivaio di giovani promesse, tra queste hanno esordito ai Campionati Italiani di PescaraFederica Torraco e Sean William Patacca, che si sono fatti valere nella loro prima gara a livello Nazionale, lasciando intravedere un ampio potenziale per le future competizioni.

In realtà le due allenatrici, che hanno indossato i primi pattini all’età di quattro anni, ora si dedicano con cuore ed anima alla preparazione di un gruppo di una quarantina di ragazzini, garantendo loro preparazione tecnica, atletica e tattica, sfidando le intemperie, vista la carenza di impianti sportivi al coperto nella città di Giulianova.Mentre il pattinodromo sito in Zona Orti, all’aperto, in abbandono fin dalla sua realizzazione presso il campo di atletica, è stato reso fruibile per tutte le società di pattinaggio grazie al lavoro volontario della Giulianova Skate in line. Con questi risultati basterebbero già piccoli ma indispensabili interventi, come la sistemazione della pavimentazione, la sostituzione delle balaustre e una tribuna anche mobile, per poter offrire una struttura adeguata ed anche per poter portare a Giulianova competizioni regionali e nazionali, con lustro per la città e ricadute positive per l’economia locale.

Tutto lo staff dell’Associazione sta portando avanti giorno per giorno con grande passione questo splendido sport, che con un semplice attrezzo, il pattino in linea,consente di raggiungere alte velocità in modo assolutamente ecologico.Tuttii ragazzi iscritti di questa Associazione possonotestimoniarlo, e i Dirigenti sanno che continuando a lavorare così, ci saranno in un futuro non lontano numerosi altri Campioni a Giulianova!

 

 

A.S.D. GIULIANOVA SKATE IN LINE – Presidente: Emilio Calvarese

Nasce a Giulianova il 02 febbraio 1999, associazione dedita alla promozione dello sport in particolare il pattinaggio corsa nel territorio di Giulianova.

A tale scopo accanto all’istituzione di corsi di pattinaggio partecipa all’attività Federale Regionale, Nazionale e a trofei in tutta Italia, con ottimi risultati.

Ha organizzato a Giulianova, oltre a Campionati Provinciali e Regionali, 9 edizioni del Trofeo Nazionale, sul lungomare Zara di Giulianova, denominato: “Pattinata del Mare” con grande partecipazione di società di pattinaggio e Campioni provenienti da tutto il territorio nazionale.

 

Emilio Calvarese: tel. 338 811 23 61 – Email: giulianovaskateinline@gmail.com –   emilio.calvarese@tiscali.it

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Giulianova. Esce l’ultima fatica editoriale della scrittrice giuliese Ornella Albanese: “La regina senza trono”. Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”, romanzo edito da Mondadori.

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Ornella Albanese, nativa di Giulianova, vive e lavora a Bologna ma trascorre i mesi estivi in Abruzzo. Dopo il successo del romanzo storico “Il Falconiere dei Re”, edito sempre per la casa editrice Mondadori ed ambientato anche in Abruzzo, esce con un nuovo romanzo dal titolo: “La regina senza trono – Amalasunta, figlia indomita di Teoderico il Grande”

Una protagonista in cui femminilità e passionalità si combinano con uno spirito indomito e fiero, facendone un personaggio carismatico. Nel suo desiderio di autodeterminazione, Amalasunta è una figura di assoluta modernità e merita di essere riscoperta. Attraverso un racconto serrato e avvincente il lettore rivive quel periodo storico che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico. Siamo nel 495 d.C.. Il suo stesso nome ne evoca la forza, Amalasunta: la forte Amala. Lo ha deciso sua madre, per lenire la frustrazione del grande Teoderico, re degli Ostrogoti: una figlia forte e sana come il maschio che non è arrivato. E Amalasunta non delude le aspettative, crescendo fiera e determinata. Dal padre, grande guerriero e stratega che ha riunito sotto di sé tutto il suolo italico, acquisisce l’ardimento e il valore ma anche l’amore per la cultura. Studia gli autori greci e latini, disserta di filosofia e teologia, trascurando invece le arti femminili, a cui preferisce le uscite a cavallo e le battute di caccia in compagnia del suo schiavo Traguilano. La libertà è però un sogno a cui Amalasunta non intende rinunciare. La libertà di decidere il proprio futuro, di scegliere ciò che è bene per il suo popolo. La libertà di amare qualcuno che non è degno del sangue regale ma ha fatto breccia nel suo cuore, perché ha saputo riconoscere nello spirito indomito di una donna il coraggio di pretendere ciò che le spetta.

In un racconto serrato e avvincente, rivive una figura di grande fascino e modernità.

Amalasunta incarna alla perfezione quel diritto all’autodeterminazione che ancora oggi molte donne sono costrette a rivendicare. Sullo sfondo, un periodo storico inquieto e seducente che, tra conflitti e giochi di potere, ha posto fine al mondo antico.

Ornella Albanese, ha pubblicato racconti gialli e rosa su numerose riviste a partire dai sedici anni, prima di approdare al romanzo: ha al suo attivo sedici romance storici per la collana I Romanzi Mondadori, due thriller storici con ricca componente sentimentale per Leggereditore (“L’anello di ferro e il pluripremiato “L’oscuro mosaico”), e infine “Il sigillo degli Acquaviva” per Leone editore. Il suo ultimo romanzo storico, “Il falconiere dei re”, è uscito per gli Oscar Mondadori. Per motivi lavorativi e affettivi si divide tra l’Abruzzo e l’Emilia Romagna.

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Giulianova. Monumento in memoria di Don Ennio Lucantoni: inaugurazione sabato 16 marzo, ore 11, Parco Franchi (lato Viale Orsini).

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L’ Amministrazione Comunale rinnova l’invito alla cittadinanza a partecipare, sabato 16 marzo, all’inaugurazione della scultura monumentale, opera dello scultore Nicola Monticelli, realizzata in memoria di don Ennio Lucantoni. La cerimonia, che terminerà con la piantumazione di un ulivo, si terrà nel parco Franchi (ingresso viale Orsini) alle ore 11. Una cartolina ricordo sarà messa a disposizione dei presenti.

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Giulianova. Inaugurato il busto realizzato dallo scultore Nicola Monticelli alla memoria di Don Ennio Lucantoni

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Molto attesa, si è tenuta questa mattina nel parco Franchi l’inaugurazione della scultura monumentale, dello scultore giuliese Nicola Monticelli, in memoria di don Ennio Lucantoni. L’opera è stata realizzata con una malta cementizia creata dallo stesso artista. Accanto al monumento sono posti una pesante pietra donata dall’ Ente Porto e, poco distante, un giovane ulivo messo a dimora grazie alla collaborazione di Nicola Di Battista e dell’associazione “Un albero in più”.

Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Jwan Costantini, che ha voluto e promosso la realizzazione della scultura, la maggioranza e la giunta, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Giulianova, il Capitano Nicolò Morandi, il Comandante della Polizia Municipale, il Maggiore Roberto Iustini, numerose autorità religiose, associazioni, la famiglia Lucantoni, tante famiglie, giuliesi di tutte le età e di tutti i quartieri. La benedizione è stata impartita dal parroco della Natività di Maria Vergine, don Luca Torresi. La nipote Chiara ha letto una bella lettera di ringraziamento.
Il busto di don Ennio, le cui mani sono intrecciate e protese come a parlare o a pregare, è posto su un basamento semicircolare tracciato secondo la regola geometrica della “sezione aurea” ( o costante di Fidia o proporzione divina). La forma mima un abbraccio, il cemento richiama lo stile brutalista della chiesa di San Pietro. Due piastre laterali recano le scritte: “ Ogni uomo è segno della tenerezza di Dio”, tratta dall’omelia della notte di Natale del 2015, e “ Accogliere, proteggere, promuovere, integrare” appuntati il 14 gennaio 2018. Un grande sasso, pesante due tonnellate e mezzo, donato dal Ente Porto, è stato collocato dinanzi alla statua. Il Presidente Valentino Ferrante, il Vice Fabrizio Bonaduce, il direttore Fabio Di Serafino, accogliendo la richiesta dell’ Amministrazione Comunale, hanno ancora una volta testimoniato del legame profondo con la marineria. Un piccolo ulivo, l’ “Albero di don Ennio”, è stato piantato poco distante dall’assessore Paolo Giorgini.
“ Un uomo accogliente – ha spiegato lo scultore Nico Monticelli- un sacerdote che ha saputo guardare oltre le differenze. La scultura interpreta questo suo ecumenismo, questa generosità che lo ha reso padre di tutti”
“Don Ennio ha cambiato le nostre vite – ha sottolineato il Sindaco Costantini- Questo di oggi è un segno grande di riconoscenza che anche alle nuove generazioni saprà raccontare di un uomo che ha messo la sua vita a totale servizio della Chiesa, della città, del prossimo”.
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Giulianova. Presentata la X edizione del torneo memorial “Emilio Della Penna” 2024. Premi al mister Nicola Tribuiani e Circolo Colibrì

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Tra atleti, allenatori, accompagnatori, arriveranno a Giulianova, la settimana prossima, quasi in 5000. Il Torneo Memorial Emilio Della Penna, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, conferma di essere l’evento calcistico più significativo e partecipato dell’anno. E gli anni, in questo 2024, sono dieci. La X Edizione del Torneo, non a caso, è stata illustrata questa mattina in Sala Buozzi. La presentazione, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, ha visto la presenza del Sindaco Jwan Costantini e del patron dell’evento Giulio Ettorre. In platea, il mister per antonomasia Francesco Giorgini. I giovanissimi calciatori delle 143 squadre partecipanti si affronteranno, durante le feste pasquali, sui campi di Giulianova, Tortoreto, Mosciano, Alba Adriatica, Martinsicuro, Porto d’Ascoli. “ Una grande occasione di sport e socializzazione – ha detto il Sindaco Jwan Costantini – ed anche un formidabile veicolo promozionale, prezioso soprattutto perché capace di accendere i riflettori sul territorio in un periodo di bassa stagione”.
Nel corso della presentazione, sono stati assegnati anche quest’anno i premi “Orgoglio giuliese”, andato all’allenatore e uomo di sport Nicola Tribuiani, e “Leo Giannattasio”, attribuito ad Ambra Di Pietro ed Egidio Casati per il Circolo Colibrì. A loro, due opere originali dell’artista giuliese Edoardo Ettorre. Tanti i momenti di vera emozione: dal racconto per immagini dell’attività del Colibrì all’intervento di Stefano Giannattasio, dai ringraziamenti degli organizzatori alle parole commosse di Nicola Tribuiani.
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