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Channel: Tipi giuliesi Archives - GiulianovaNews
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Giulianova. A “libri e tazze” il nuovo volume di Rossanna Angiolini e Ludovica Rucci.

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Per la rassegna “Libri e tazze”, il 10 dicembre, alle ore 21, nel Bar Las Vegas di Giulianova Lido si terrà la presentazione del libro di Rossanna Angiolini e Ludovica Rucci dal titolo “tra Me e Te”.

locandina rossana angiolini

Il volume, scritto insieme da madre e figlia, rispettivamente Rossanna e Ludovica, condensa uno scambio trepidamente umano strutturato su ascolti ed accoglimenti che è senz’altro dialogo ma anche e soprattutto trasmissione dell’esperienza femminile mettendo al centro la famiglia ed i suoi valori,

A dialogare con le autrici, i giornalisti Azzurra Marcozzi e Sandro Galantini.

L’iniziativa culturale, che prevede anche degustazione di the, tisane o caffé accompagnati da una selezione di biscotti e crostate, è della Libreria Ianni di Giulianova.

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Giulianova. Prima guerra mondiale: Sabatino Acquarola, soldato morto a Lonigo (Vicenza) per malattia

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Sabatino Acquarola, morto e dimenticato dalla sua città

Di Walter De Berardinis

Soldato Sabatino Acquarola del 130° reggimento Fanteria

Giulianova. Sabatino Acquarola nasce a Giulianova il 29 marzo 1883 alle 9,14 nella casa posta in Via per Mosciano al civico 44, dal papà Luigi (27enne) e la mamma Filomena Scrivani entrambi agricoltori; saranno Francesco Tribuiani, sarto (24enne) e il custode Filippo Di Marco (32enne) a testimoniare in comune l’avvenuta nascita. Nel 1901 viene inserito dal Sindaco, Francesco Ciafardoni, nella lista di leva ed inviato a visita nel Distretto Militare di Teramo (numero 10). Così verrà descritto dalla commissione medica: alto 1,58, capelli e occhi castani, illetterato ed inserito nella lista leva della classe 1883 al numero 300.

libro d’oro dei caduti italiani nella grande guerra “Abruzzo e Molise – (Volume II)”, pagina 2, numero 18

Il 4 luglio, dopo tre anni di leva, viene posto in congedo illimitato. Intanto conosce e sposa Splendora Nepa e decide di emigrare fuori dall’Italia; arriverà negli USA il 19 ottobre 1908, partito da Napoli con la nave passeggeri Indiana con il numero 101845050580 e cuccetta numero 336. . Richiamato alle armi per la mobilitazione del R.D. del 22 maggio 1915 – circolare 370 del G.M. e 394 del 1916 non si presenta il 10 luglio 1916 perché all’estero. Solo il 12 agosto si presenterà nella sede del corpo, ma pochi giorni viene mandato in licenza straordinaria di convalescenza di 60 giorni in seguito a rassegna. Il 19 ottobre si presenta al Distretto Militare per poi essere destinato alla sede di pace del 82° reggimento fanteria – Brigata Torino. Dopo alcuni mesi di addestramento, il 7 marzo 1917 giunge al fronte unendosi al 130° reggimento fanteria (deposito 81° fanteria) – Brigata Perugia, nei settori tra Monti Zebio e Colombara, nella zona del vicentino. Probabilmente, il soldato Sabatino Acquarola, contrare una malattia per cui verrà trasportato nelle retrovie dove morirà nell’Ospedale Civile di Lonigo il 24 maggio 1917, all’età di 34anni, poi sepolto nello stesso comune. Oggi viene ricordato nel libro d’oro dei caduti italiani nella grande guerra “Abruzzo e Molise – (Volume II)”, pagina 2, numero 18; nella foto degli anni ’20 “Eroi caduti per la patria” e nel libro di Francesco Manocchia “Quando c’era la guerra”. Per una serie di errori di trascrizioni e dimenticanze dell’epoca, non fu mai citato nella lapide dei caduti posta sulla facciata ovest del Duomo di San Flaviano. Con questo articolo spero di aver riparato questa grave lacuna. Continua…..

Walter De Berardinis

Gli eredi posso contattarmi walterdeberardinis@gmail.com

Lapide del Duomo di San Flaviano . prima colonna dei morti del 1917 – manca il nome di Sabatino Acquarola

Lapide del Duomo di San Flaviano . Seconda colonna dei morti del 1917 – manca il nome di Sabatino Acquarola

Il soldato Sabatino Acquarola è stato insignito della medaglia interalleata della Vittoria con Regio Decreto numero 1918 del 16 dicembre 1920; della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia con Regio Decreto 19 ottobre 1922 numero 1362; della medaglia a ricordo delle Guerre 1916-1917 istituita con Regio Decreto del 21 agosto 1920 numero 563.

 

Ecco le altre puntate

Biagio Abbondanza

Pietro Quaranta

 

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Giulianova. Prima guerra mondiale: Biagio Abbondanza, disperso nella conquista del Monte Asolone (1.520 m.)

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Biagio Abbondanza - foto Walter De Berardinis

(C) Biagio Abbondanza – foto  (R) Walter De Berardinis

In ricordo dei nostri caduti nella 1° guerra mondiale

Giulianova. Il soldato Biagio Abbondanza nasce a Giulianova il 2 febbraio 1883, alle ore 20:15, da Pasquale Abbondanza e Vincenza D’Ilio, entrambi agricoltori; sarà la stessa levatrice o/e mammina, Costanza Angelozzi, a dare la notizia in Comune per la registrazione del nascituro. Biagio, il 5 aprile 1913, nella vicina Mosciano Sant’Angelo, si unirà in matrimonio con Maria Crocetta Stipa. Nel 1901, nel distretto militare di Teramo verrà giudicato prima rivedibile e poi idoneo per il servizio di leva per la sua classe 1883, così verrà descritto: alto 1,54, capelli e occhi castani, di professione agricoltore, illetterato, idoneo con matricola 12490. Nel 1914 arriva la primogenita Splendora Abbondanza, nata il 26 febbraio 1914 a Mosciano Sant’Angelo poi trasferitasi a Morro D’Oro ed il 30 dicembre 1935 si sposa a Giulianova con Alfredo Gorgoretti.  Il 14 luglio 1915 nasce la secondogenita Carmina a Montepagano (Roseto degli Abruzzi) anche lei si trasferisce con la famiglia a Morro D’Oro, poi il 28 agosto 1923 tornerà a Giulianova. Intanto Biagio il 30 marzo 1916 viene messo rivedibile; il 5 maggio è lasciato in congedo illimitato; il 10 luglio parte per il fronte; il 29 luglio entra nel 59° reggimento di fanteria di stanza a Civitavecchia – parte della Brigata Calabria; il 7 novembre è in zona di guerra con la compagnia 353° mitraglieri Fiat con la dotazione della “Villar Perosa”, una pistola mitragliatrice – denominazione ufficiale. FIAT modello 1915.

(C) Walter De Berardinis - Foto Ufficiale dei caduti giuliesi

(C) Walter De Berardinis – Foto Ufficiale dei caduti giuliesi degli anni ’20

Dall’inverno del 1916 e fino al 13 gennaio 1917 parteciperà alla conquista di Cima Lana. Dal 13 gennaio 1917 viene spostato nella Brigata Caltanisetta e successivamente nel 21° reggimento di Fanteria della Brigata Cremona. Da questo momento in poi parteciperà alle battaglie per conquistare: l’Altipiano di Asiago; in particolar modo il Monte Ortigara e Monte Rasta; poi l’Altipiano della Bainsizza e Podlaka. Il 17 aprile 1917 nascerà il terzogenito Raffaele a Montepagano (Roseto degli Abruzzi) e successivamente si trasferisce con la madre a Morro D’Oro. Nel gennaio 1918, agli ordini del Colonnello Enrico Chiodi, inizia l’offensiva del Monte Asolone, ma dopo pochi giorni, nonostante l’alto valore dimostrato dal 21° e 22° reggimento fanteria, gli uomini devo arretrare. Purtroppo, nel combattimento del 14 gennaio 1918, il nostro Biagio Abbondanza, muore e rimane sul campo colpito da mano nemica. Il corpo non verrà mai più ritrovato. Oggi, il suo nome è iscritto nell’Albo d’Oro “Abruzzo e Molise” – (Vol II) del 1927 – Province: AQ – CB – CH – TE, Pagina: 1, Sub in Pagina:5, custodito presso l’Archivio di Stato di Teramo; sul monumento dei caduti posto sulla facciata del Duomo di San Flaviano; nella ristampa del libro di Francesco Manocchia “Quando C’Era la Guerra” della Artemia editrice e nella foto ufficiale stampata dopo la fine della guerra, edizioni degli anni ’20, ma solo il nome.

Abbondanza Biagio aveva anche una sorella, Mariagrazia Abbondanza, nata a Giulianova il 21 gennaio 1888, sposata con Pietro Di Pancrazio il 2 febbraio 1908 a Giulianova, poi morta il 9 maggio 1936.

Alla memoria, Biagio, è stato insignito della medaglia interalleata della Vittoria con Regio Decreto numero 1918 del 16 dicembre 1920; della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia con Regio Decreto 19 ottobre 1922 numero 1362; della medaglia a ricordo delle Guerre 1916-1917-1918 istituita con Regio Decreto del 21 agosto 1920 numero 563.

 

Ps. Se qualcuno conosce gli eredi di questo soldato può mettersi in contatto con il sottoscritto

Walter De Berardinis

walterdeberardinis@gmail.com

Monumento della Prima Guerra Mondiale a Giulianova

Monumento della Prima Guerra Mondiale a Giulianova

 

Questo è il primo caduto in ordine alfabetico, seguiranno altri medaglioni dedicati ai caduti giuliesi di tutte le guerre.

Libro Quando C’Era la guerra di Francesco Manocchia

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Giulianova. Prima guerra mondiale: Umberto Luigi Leopoldo Albani un cannoniere nella grande guerra

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Umberto, Luigi, Leopoldo Albani, nasce il 22 novembre 1894 a Giulianova in Via del Corso al civico 11 dal 40enne calzolaio Francesco e dalla calinga Adelaide Di Carmine. Solo il 26 novembre sarà registrato all’anagrafe alla presenza di due testimoni: Emidio Paolone 42enne benestante e Raffaele Del Nunzio 46enne proprietario. Nella visita di leva della sua classe 1894 a Teramo viene spostato nella classe 1895 per poi fare la leva nella Regia Marina Militare il 20 ottobre 1916. Giungerà al corpo il 27 ottobre 1916 con la qualifica di marinaio semplice. Era alto 1,72, occhi e capelli castani, sapeva leggere e scrivere, di professione pescatore. Il 30 dicembre 1916 passa ad allievo cannoniere e il 1 luglio 1917 passa cannoniere scelto ed il 7 agosto 1919 viene congedato.  Nello stesso anno entra nelle Ferrovie italiane a Pescara. Il 27 dicembre 1920 si unisce in matrimonio a Castellamare Adriatico (Pescara) con Sennura Pierina Patricelli. Dopo pochi anni, la moglie, morirà per malattia. Il 1 maggio 1925, forse per le condizioni di salute, viene assegnato al Corpo reali equipaggi del genio ferroviario per poi passare impiegato ferroviario il 20 ottobre 1929 a Pescara. Il 10 marzo 1928, a Giulianova, si unisce in matrimonio in seconde nozze con la 26enne giuliese Elena, Rosina, Giulia De Lucia alla presenza di due testimoni: il 29enne proprietario Concetto Ciafardoni e il 51enne commerciante Giulio De Martiis, oltre al delegato del Podestà, Domenico Maggi. Purtroppo non abbiamo trovato la data precisa di morte, ma dopo pochi anni morì a Pescara, oggi il suo nome è sulla lapide dei caduti posta sul Duomo di San Flaviano.

Purtroppo il suo nome non compare nell’Albo d’Oro della prima guerra mondiale e neanche nei Salmi della Patria di Francesco Manocchia, quasi sicuramente l’iscrizione sulla lapide giuliese deve intendersi come marinaio con gravi patologie contratte durante i quasi 4 anni di guerra. Altro problema riscontrato nel redigere la sua biografia sono la mancanza di dati certi sul curriculum militare della marina militare ad oggi introvabili.

I famigliari posso mettersi in contatto con il sottoscritto per ampliare la sua biografia

Walter De Berardinis

walterdeberardinis@gmail.com

Umberto Luigi Leopoldo Albani sulla lapide di San Flaviano

Libro Quando C’Era la guerra di Francesco Manocchia

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Giulianova. Prima guerra mondiale: Augusto Angelozzi, il marinaio morto alla fine del conflitto.

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Augusto Angelozzi nasce a Giulianova il 10 agosto 1895 alle ore 4,30 in Via Porta Marina al civico 30, da Vincenzo Angelozzi e Splendora Maradonna. Solo il 14 agosto sarà registrato dalla 28enne levatrice Rachele Angelozzi alla presenza dei testimoni: il 43enne benestante Emidio Paoloni, il 46enne guardia municipale Girolamo De Benedictis e dell’Assessore più anziano Apollo Caravelli in sostituzione del Sindaco Francesco Acquaviva. Nel 1913, alla visita di leva, viene assegnato come marinaio alla Regia Marina Militare del compartimento di Ancona ed entra il 27 ottobre 1914. Finita la guerra, per le gravi patologie contratte al fronte, verrà messo in pensione. Il 22 agosto 1921, alle 11,30,  si unisce in matrimonio con Addolorata Addazi davanti al Sindaco, Giuseppe De Bartolomei.

Lapide del Duomo dove manca il nome di Augusto Angelozzi

La 19enne Addolorata Addazi era figlia di Pasquale Addazi e Carmina Feliciani. Presenziarono come testimoni: il 28enne agricoltore Giuseppe Di Massimantonio e il 63enne Giuseppe Di Giuliano. Il 21 gennaio 1933, ore 15,00, all’età di 37anni, morirà a Giulianova nella casa posta in Corso Garibaldi. Sarà il 28enne muratore Flaviano Addazi (cognato) e il 45enne giardiniere Francesco Di Donato a comunicare la scomparsa al comune LL presenza di due testimoni: il 58enne bracciante agricolo Giovanni Lamolinara e il 33enne bracciante agricolo Giovanni Di Donato.

I Salmi della Patria di Francesco Manocchia stampato nel 1921

Anche se non è presente nell’Albo d’Oro dei caduti della prima guerra mondiale e sulla lapide posta sulla facciata del Duomo di San Flaviano, fu proprio l’amico e concittadino giuliese, il giornalista Francesco Manocchia, a ricordare il povero Augusto nella 5° ristampa de “I Salmi della Patria” in occasione del 4 novembre 1935 stampato dall’editore catanese Giuseppe Intelisano.

Parte del libro I Salmi della Patria di Francesco Manocchia

Se i famigliari sono in possesso di documenti, foto e lettere, possono contattarmi all’indirizzo mail

walterdeberardinis@gmail.com

Walter De Berardinis

Corona sul Duomo di San Flaviano

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Giulianova. Prima guerra mondiale: Liberato Barlafante, morto sulle alture della Slovenia

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Il soldato Liberato Barlafante nasce alle 16,30 del 20 ottobre 1886 a Giulianova in Via Madonna al civico 30 dal 40enne agricoltore Antonio Barlafante e Maria Giuseppa Attili alla presenza dei testimoni: il 41enne proprietario Raffaele Del Nunzio, il 33enne proprietario Emidio Paolone e l’Assessore anziano Giuseppe De Martiis. Soldato di leva di 1° categoria per la classe 1894 perché renitente alla leva e lasciato in congedo il 31 agosto 1914 con le seguenti caratteristiche fisiche: alto 1,68 e torace 0,90, capelli e occhi castani, di professione agricoltore e illetterato con matricola 34857. Il 1 dicembre 1914 giunge al 25° reggimento fanteria di Teramo – Brigata Bergamo.

Liberato Barlafante

Il 24 maggio viene trasferito sul fronte all’altezza di Val Judrio sotto la 7° divisione per conquistare Tolmino. Alle ore 14,00 del 16 agosto 1915, agli ordini del Colonello De Simone, durante i duri scontri sulle alture di Santa Lucia a quota 588 (Oggi Santa Lucia d’Isonzo, frazione del comune sloveno di Tolmino), incontrava la morte e veniva sepolto sul posto il soldato zappattore Liberato Barlafante del 25 reggimento fanteria 2° compagnia, inquadrato nel 4° corpo d’armata Genova comandato dal Generale Mario Nicolis di Robilant, parte della 2° armata.

I Salmi della Patria di Francesco Manocchia stampato nel 1921

Quel giorno testimoniarono e seppellirono Barlafante: il Caporale Paolo Brandino, il soldato Giorgio Morre e il sottotenente Leosi D’Angiò. Per uno scherzo del destino, solo dopo un anno, 20 ottobre 1916 (stesso giorno e mese di nascita), il Ministero della Guerra comunicò la data di morte; inoltre anche per il distretto militare di Teramo risultava vivo dal 1919, giorno della licenza e fino al 19 marzo 1930 quando il Comune di Giulianova comunicò che avevano l’atto di morte del soldato.

Oggi Liberato Barlafante è ricordato sull’Albo d’Oro dei caduti della prima guerra mondiale; sulla lapide posta sulla facciata del Duomo di San Flaviano; sul libro “I Salmi della Patria”; nella foto ufficiale dei caduti della 1 guerra mondiale e nella ristampa del libro “Quando c’era la guerra” entrambi del giornalista giuliese Francesco Manocchia.

Walter De Berardinis

Liberato Barlafante

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Giulianova. Cultura in lutto, scompare il Prof. Francesco Tentarelli

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Giulianova. Ieri sera (7 gennaio) è scomparso all’Ospedale Civile di Teramo “Mazzini”, all’età di 63anni, il notissimo Dirigente del Servizio Beni e Attività Culturali della Regione Abruzzo, il Prof. Francesco Tentarelli. Laureato in Filosofia e Perfezionamento in Storia dell’Arte, era stato docente di Storia e Filosofia presso i licei scientifici e classici della provincia di Teramo; funzionario responsabile al Museo Archeologico di Teramo; Direttore Tecnico – Scientifico del Polo Museale del Comune di Giulianova; funzionario della Regione Abruzzo come responsabile dell’Agenzia Promozione Culturale di Nereto; corrispondente per l’Abruzzo de “Il Giornale dell’Arte”; funzionario della Regione Abruzzo Responsabile dell’Ufficio Agenzia promozione culturale di Teramo con sedi a Teramo, Nereto, Giulianova e Atri; membro al tavolo di concertazione sui Beni Culturali istituito da Comune di Pescara. www.giulianovanews.it

Francesco Tentarelli FOTO Walter De Berardinis

Era anche apprezzato Restauratore di opere d’arte, realizzando dei seguenti lavori diretti e autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici d’Abruzzo: Restauro del soffitto ligneo XVII sec. dipinto e dorato, mq.700, del santuario dell’Assunta presso Guardia San Framondi (Bn) autorizzato e diretto dalla Soprintendenza ai BBAASS di Caserta anno 1982; Restauro pittorico dell’interno della chiesa di S.Antonio sec. XVIII, in Teramo, anno 1982; Restauro pittorico dell’interno della Madonna delle Grazie sec. XIX e affreschi del refettorio sec. XVI e XVII in Teramo anno 1983; Restauro ciclo di affreschi sec. XVII esistenti nel chiostro del Convento dei SS. Sette Fratelli in Mosciano S.Angelo anni 1983-84; Restauro degli affreschi di S. Anna dei Pompetti VI sec. d.C. e XV sec.– antica Cattedrale in Teramo anno 1985; Restauro affresco sec. XVI ubicato all’esterno della chiesa di S.Antonio in Giulianova, anno 1986; Restauro lapide quattrocentesca (1472) inerente la fondazione di Giulianova, anno 1986; Restauro pittorico dell’interno della cappella e del Santuario di San Gabriele XX sec., anni 1985-86; Restauro pittorico del salone di palazzo Moschetta sec. XVII in Castiglione Messer Raimondo (Te), anno 1988; Restauro cornici secc. XVI – XVII – XVIII della Pinacoteca “V.Bindi” di Giulianova anni 1987-88; Restauro di quadri, manufatti lignei, dorature ecc. vari periodi; Restauro dell’altare ligneo barocco sec. XVII della Madonna della Tibia di Crognaleto 1997; Restauro dell’altare ligneo barocco sec, XVIII della chiesa di Garrano Basso Teramo 2001. giulianovanews.it

Numerosi i suoi contributi e saggi: Con Marroni A., (a cura di ), Domenico de’ Guidobaldi, Avanzi d’ignoto edifizio nell’acropoli di Castrum Novum, in “Aprutium” anno III,n.3,1985 – ristampato in Delle rovine, Edigrafital 1999; Tutela e valorizzazione del patrimonio storico – monumentale di Giulianova, in “Abruzzo oggi” A. VIII,n.5 maggio 1985; Con Marroni A., Artisti giuliesi. L’Ottocento, l’Offficina, Roseto degli Abruzzi 1985; Raffaello Pagliaccetti, in AA.VV., Artisti teramani dell’Ottocento, catalogo mostra Premio Michetti 1986; L’orizzonte post-metafisico dell’opera d’arte, in “Notizie da Palazzo Urbani” Università di Urbino, Istituto di Storia dell’Arte, Urbino A.XVI,n.2 1987 (estratto); Note sulla storiografia artistica di Vincenzo Bindi, in “Notizie dalla Delfico” n.1 1989; R.Pagliaccetti: oltre il Pio IX, in “Notizie Petruziane”, A. 1,n.2, 1989; Con M. De Micheli Raffaello Pagliaccetti, catalogo della mostra, Edigrafital, Teramo 1989; Sulla storiografia artistica di Vincenzo Bindi, Atti della giornata di studi su V. Bindi a cura di Aldo Marroni, C.S.C., Regione Abruzzo 1991; Alfonso Tentarelli, catalogo mostra di scultura, Edigrafital, Teramo 1992; Con Marroni A., La città delle idee. Opere di Luciano Secone, Giulianova 1992; Muzio Muzii, in AA.VV., ( a cura di Enrico Castelnuovo), La pittura in Italia. L’Ottocento, Electa, Milano 1992; La pinacoteca civica “V.Bindi”,in “ABC”,Abruzzo Beni Culturali, marzo aprile 1998; ed anche sul sito internet; In AA.VV., Teramo nell’Ottocento, Istituto poligrafico dello Stato, Editalia,Roma 1997; Ciò che vivo e ciò che è morto nell’arte barocca a Teramo, in AA.VV Duomo di Teramo nel Novecento, Deltagrafica, Teramo 1998; Artisti abruzzesi del Novecento: A.Tentarelli e U. Pagliaccetti, in “Rivista della Madonna dello Splendore”,n.15 aprile 1996; La connoisseurship bindiana tra erudizione e filologia, in V. Bindi, Niccolò di Guardiagrele, Media Edizioni,1999; L’insostenibile leggerezza della forma, in Artifex. La regola dell’arte, Edigrafital, Teramo 2000; L’eredità di Raffaello Pagliaccetti a cent’anni dalla morte, in “Notizie dalla Delfico”, settembre-ottobre 2000; Calendario su R.Pagliaccetti, Deltagrafica, Teramo 2000; (a cura di) Storia di un monumento di Raffaello Pagliaccetti, Teramo 2000; La fortuna critica di R.Pagliaccetti, in catalogo mostra a cura di F.De Santi, Edigrafital, Teramo 2001; L’Ottocento dei depositi. Dipinti inediti della scuola di Posillipo. Catalogo Mostra. Francesco Savini e il restauro delle chiese teramane, Teramo, 2002; I legni sacri, catalogo della mostra, Teramo 2003; Introduzione a Francesco Contaldi, Artisti giuliesi, 1894 ristampa anastatica, 2004; Con Marroni A., Omaggio a Francesco Paolo Michetti, catalogo mostra, Teramo, 2003; Aspetti della committenza pubblica nel Palazzo del Governo di Teramo, in AA.VV., Il Palazzo del Governo, Teramo, 2003; Con A. Marino, Carlo Riccione. Un protagonista del Barocco, Teramo 2005; Melchiorre Delfico e il bello delle arti minori, in AA.VV., Il Palazzo Delfico, Teramo 2005; Le immagini regali. L’estetica religiosa dell’ex voto, in catalogo della mostra, Teramo 2005; Il soffitto ligneo della cattedrale di Campli, Calendario, Pescara 2007; Venanzo Crocetti,: I segni della formazione, testo catalogo manifesto, Teramo 2007; Carlo Riccione e il baldacchino di Atri, in Catalogo del Museo Etnografico di Atri, Castelli 2008; Illuminare l’Abruzzo. Manoscritti miniati tra Medioevo e Rinascimento, con A.Tomei, G.Curzi e F. Manzari, Carsa, Pescara 2012. Ha inoltre pubblicato numerosi articoli sulle riviste: “Aprutium”, “Notizie dalla Delfico”, “Italia Francescana”, “ “Abruzzo Oggi”, “Il Giornale dell’Arte” ecc. giulianovanews.it

Con ogni probabilità i funerali si svolgeranno nella mattinata di martedì 9 gennaio. Alla Sig.ra Marisa e i loro due figli le condoglianze del nostro direttore e della redazione de giulianovanews.it

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Giulianova. Scomparsa del Prof. Tentarelli: cordoglio del Sindaco

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Il cordoglio del sindaco e dell’Amministrazione comunale per la
scomparsa di Francesco Tentarelli.

Foto: Francesco Tentarelli con gli altri componenti della Commissione per
la toponomastica del Comune di Giulianova (archivio)

“Una grave perdita per Giulianova e per l’intero Abruzzo. Scompare un
uomo di grandissima levatura morale e intellettuale, un amico caro, una
persona garbata e sensibile come poche”. Queste le parole commosse
pronunciate dal sindaco Francesco Mastromauro nell’apprendere la morte
di Francesco Tentarelli, dirigente del Servizio Beni e Attività Culturali
della Regione Abruzzo ed intellettuale di vaglia.
Nato a Giulianova il 26 marzo 1954 e figlio del grande scultore Alfonso,
Francesco Tentarelli si laurea in filosofia all’università di Chieti
specializzandosi quindi in Storia dell’arte all’università di
Urbino. Abilitato all’insegnamento negli istituti superiori e
restauratore, borsista presso l’Istituto italiano di studi filosofici
di Napoli, dopo aver insegnato nei licei scientifici e classici della
provincia dal 31 dicembre del 1988 è funzionario al Comune di Teramo. Nel
2003 passa alla Regione Abruzzo come responsabile dell’Agenzia per la
promozione culturale di Nereto coordinando dal novembre 2007 la sede di
Teramo e quelle di Giulianova, Nereto ed Atri. Il 24 gennaio 2011 diviene
responsabile dell’Ufficio di Soprintendenza ai beni librari e
biblioteche per assumere quindi, il 19 gennaio 2016, la dirigenza del
Servizio Beni e attività culturali della Regione. Corrispondente
dall’Abruzzo per “Il Giornale dell’Arte” ed autore di numerosi
volumi e saggi, Tentarelli è stato anche direttore tecnico-scientifico del
Polo museale civico di Giulianova, docente della locale Università della
terza età e membro della Commissione per la toponomastica comunale. Il
sindaco e l’intera Amministrazione comunale porgono alla moglie Marisa
Recinelli ed ai figli il più commosso cordoglio.

Foto: Francesco Tentarelli con gli altri componenti della Commissione per
la toponomastica del Comune di Giulianova (archivio)

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Giulianova. Lutto Tentarelli: il cordoglio del PRC Giulianova

Giulianova. Lutto: martedì 9 gennaio i funerali del Prof. Francesco Tentarelli

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Giulianova. Si svolgeranno oggi pomeriggio (martedì, 9 gennaio 2018) alle ore 14,30, presso il Santuario della Madonna dello Splendore, i funerali del Prof. Francesco Tentarelli, scomparso prematuramente all’età di 63anni domenica 7 gennaio nel tardo pomeriggio presso l’Ospedale Civile “Mazzini” di Teramo. Lascia la moglie Marisa Recinelli, i figli Alessandro e Edoardo, i fratelli Venanzio, Guido e Aldo. Per volontà della famiglia, non fiori ma opere di bene. Molte le attestazioni di vicinanza e affetto verso la sua famiglia, anche con moltissimi manifesti apparsi in città: L’Associazione di cultura politica “Il Cittadino Governante”, il Museo d’Arte dello Splendore, l’amministratore e il condominio Garden, il polo museale civico di Giulianova, i colleghi della Giunta regionale d’Abruzzo, gli amici delle belle serate e Francesco Mastromauro.

Anche la nostra redazione rinnova la stima e il cordoglio alla famiglia del Prof. Francesco Tentarelli, persona dalle grandi qualità morali e professionali. Abbiamo perso un uomo di vasta cultura che lascerà un vuoto incolmabile nella nostra città.

LUTTO

 

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Rimini. Il giovane pilota giuliese Emanuele Andrenacci vince la Coppa Italia

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Rimini. Il giovane pilota giuliese di minimoto, Emanuele Andrenacci, vince la Coppa Italia per la categoria minimoto juniores e 4 classificato nelle rispettive gare del campionato europeo, campionato italiano e trofeo “Simoncelli”.

Emanuele Andrenacci

Il giovane Andrenacci, in quest’ultimo campionato, ha gareggiato per 25 gare: 12 nel campionato italiano e Trofeo Simoncelli, 10 in coppa Italia e 3 nell’europeo, come pilota ufficiale cs motore cs ciclistica pantom. La manifestazione si è svolta presso i saloni del ristorante Fronte Mare di Rimini alla presenza del papà del compianto Marco Simoncelli e due piloti del mondiale campionato civ – campionato italiano velocità.

Foto (C) Domenico Andrenacci – al centro della foto Emanuele Andrenacci

Emanuele Andrenacci, classe 2008, frequenta la 4° classe della primaria, ma con la grande passione per il suo campione del mondo di motociclismo, lo spagnolo Marc Márquez. Già all’età di 3 anni è salito sulla sua prima minimoto riportando, in questi 6anni di dura gavetta sulle piste italiane e con l’aiuto del papà Domenico, la vittoria del campionato Asi centro-italia e terzo classificato nello scorso campionato italiano.

La redazione de giulianovanews.it

Foto Domenico Andrenacci

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Ascoli Piceno. PINO PROCOPIO Trecentosessantacinque d’arte a cura di Giuseppe Bacci presso Tacconi Art Space

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ASCOLI PICENO  TACCONI ART SPACE, Zona Industriale Campolungo,
Via 328/ma, 2-4, (di fronte al Centro Commerciale Città delle Stelle)
19 Gennaio – 23 Febbraio 2018
Inaugurazione Venerdì 19 Gennaio 2018 ore 18:30
Calendario catalogo GRAFICHE TACCONI in mostra

Pino Procopio

Venerdì 19 Gennaio alle ore 18:30 sarà inaugurata, all’interno dello spazio espositivo  Tacconi  Art Space delle  Grafiche Tacconi di Ascoli Piceno, in collaborazione con  L’Idioma Centro d’Arte, la mostra di  Pino Procopio  Trecentosessantacinque d’arte, a cura di Giuseppe Bacci. L’appuntamento, per il territorio piceno, è di quelli da non perdere,  per l’inaugurazione della mostra, per la presentazione del calendario-catalogo 2018 delle  Grafiche Tacconi giunto quest’anno alla diciannovesima edizione e per la  partecipazione di  Pino Procopio (nato a Guardavalle Catanzaro nel 1954, naturalizzato abruzzese), pittore, scultore e illustratore esponente del figurativismo, con studi artistici iniziati a Catanzaro ed ultimati a Roma, dove, nel 1982 si laurea in architettura all’Università La Sapienza di Roma. È conosciuto dal vasto pubblico come disegnatore e pittore con un linguaggio  sui generis, sviluppando una sua personale tematica artistica pervasa da una vena altamente ironica, per lo più animata da personaggi felliniani, stralunati, con toni grotteschi e caricaturali e dai corpi e volti deformati. I suoi quadri sono scenografie teatrali, visioni bizzarre, affollate da figure dalle forme straripanti e vivificati da colori puri, vivacissimi e prepotenti come quelli di un bambino.
Trecentosessantacinque (giorni) d’arte è l’augurio che sintetizza l’annuale calendario-catalogo delle Grafiche Tacconi e la validità della collaborazione tra arte e industria, testimoniata del proficuo dialogo interdisciplinare.  Briciole pittoriche di argomento estetico, raccolte in immagine. Così si presenta questo calendario-catalogo, gustosamente ironico ed erudito, in cui Pino Procopio mostra il suo mondo e la sua arte di cui è portavoce. Le sue opere risultano pertanto metafore del vissuto quotidiano, attraverso colore, forma, luce, tratto ironico, segno grafico,  che portano in direzione e luogo determinati dell’iconografia artistica novecentesca fino alle avanguardie storiche (George Grosz, Otto Dix, James Ensor, Heinrich Hoerle, Mino Maccari…).  Procopio respira magie medievali e sperimentazioni contemporanee, così da articolare la sua arte con il pensiero, per esprimerlo attraverso figure e forme simboliche, ottenendo grandi consensi da parte di addetti ai lavori, oltre che dal suo pubblico.
Il calendario-catalogo, edito dalle  Grafiche Tacconi, con testi di  Giuseppe Bacci Costanzo Costantini,  Folco Quilici,  Mariastella Margozzi e con dedica dell’artista, sarà offerto ai presenti.
La serata inaugurale, appuntamento da non perdere, sarà  allietata  dalle delizie di Picenum Tour, dagli  chef  Daniele Citeroni dell’Osteria Ophis e  Andrea Mosca  del  Ristorante Marili. Rallegrerà  la serata lo Special Jam Trio con musica live.
La mostra proseguirà fino al 23 febbraio 2018 con orari pomeridiani nei giorni feriali dalle 16,00 alle 18,30.

 

PINO PROCOPIO. Trecentosessantacinque d’arte
LUOGO:  Tacconi art space, Ascoli Piceno, Zona Industriale Campolungo, Via 328/ma, 2-4, ASCOLI PICENO (di fronte al Centro Commerciale Città delle Stelle)
PERIODO: 19 Gennaio – 23 Febbraio 2018  Orari: feriali 16:00 − 18:30 Sabato e festivi chiuso. Fuori orario su appuntamento info: 342.1212133
CURATORE: Giuseppe BACCI
CALENDARIO CATALOGO: a cura delle GRAFICHE TACCONI, con testi di Giuseppe Bacci, Costanzo Costantini, Folco Quilici, Mariastella Margozzi.
Per informazioni:  Tacconi art space
Tel. 0736.811425, Fax 0736.812180, Cell.  342.1212133, Cell. 339.8895499.

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Giulianova. Giovanni Giarnecchia, un giuliese morto nel campo di concentramento di Sigmundsherberg in Austria

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di Walter De Berardinis (c)

Giovanni Umberto Vittorio Giarnecchia – GIULIANOVA

Giovanni Umberto Vittorio Giarnecchia nasce a Giulianova alle ore 5,00 del 13 novembre 1898 dal 26enne Pardo Antonio, commesso e Maria Giuseppa De Martiis. All’anagrafe compariranno per la registrazione: il 23enne Luigi Petrini e il 46enne Emidio Paolone, entrambi impiegati. Soldato di leva di prima categoria viene lasciato in congedo illimitato il 20 gennaio 1917 con le seguenti caratteristiche: 1,61 di altezza e 0,79 di torace; capelli neri e lisci; naso e mento regolari; occhi neri e denti sani; di professione negoziante, sa leggere e scrivere. Il 26 febbraio viene chiamato alle armi. L’8 marzo è nel 82° reggimento fanteria. Il 29 giugno giunge, dopo l’addestramento definitivo, al fronte nel 63° reggimento fanteria battaglione di marcia proveniente dal deposito 88° reggimento fanteria. Il 7 agosto è nel 97° reggimento fanteria. Il 18 gennaio il reggimento si attesta a Caporetto (oggi Kobarid – Slovenia) con continue scaramucce contro il nemico. Purtroppo, il 24 ottobre, con l’offensiva austroungarica-tedesca travolge l’intera prima linea da Vrata e fino al versante nord del Monte Nero (est di Caporetto). Molti furono fatti prigionieri, compreso il giuliese Giovanni Giarnecchia che fu internato nel campo di concentramento austriaco di Sigmundsherberg (nord di Vienna). Il 3 giugno 1918, dopo 8 mesi di prigionia, moriva per stenti e tubercolosi polmonare. Il 5 giugno fu sepolto nel vicino cimitero militare. Solo nel settembre del 1925 la famiglia ebbe la certezza della morte del proprio congiunto tramite un documento tradotto dal Ministero della Guerra e del Tesoro che avvisava il comune di avere ricevuto una nota scritta dall’Austria. Il campo di concentramento era nato per i prigionieri russi, ma dopo la rotta di Caporetto affluirono tantissimi italiani. Oggi il cimitero è una distesa di prato che conserva le spoglie di 2400 militari morti, ben 2363 sono italiani. Fu insignito alla memoria della medaglia a ricordo dell’Unità d’Italia, delle campagne di guerra 1917-1918 e della medaglia della Vittoria Interalleata 1914-1918. E’ citato sul monumento eretto sulla facciata del Duomo di San Flaviano, sull’Albo d’Oro “Abruzzo e Molise – (Vol II – sub 14 – 386 pag.) custodito nell’Archivio di Stato di Teramo, nell’album fotografico realizzato per ricordare i caduti di Giulianova e nel libro Quando C’era la guerra di Francesco Manocchia in varie edizioni, compresa quella del 2015 a cura del sottoscritto.

Walter De Berardinis ©

walterdeberartdinis@gmail.com

Monumento caduti della grande guerra di Giulianova foto Walter De Berardinis

Lapide Monumento Caduti Giulianova

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Giulianova. 90 anni alla morte di Vincenzo Bindi. Riunione il 2 marzo per l’organizzazione degli eventi commemorativi.

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Vincenzo Bindi

Il 2 maggio 1928 cessava di vivere Vincenzo Bindi, illustre storico e
umanista giuliese al cui nome sono intitolate la Biblioteca e la
Pinacoteca civiche sorte grazie al suo munifico lascito consistente in
preziose opere librarie ed artistiche.
In vista delle celebrazioni per il 90° della sua scomparsa, il prossimo 2
marzo si terrà in Sala “Buozzi”, a partire dalle ore 18, un primo incontro
con le associazioni culturali cittadine organizzato dagli assessorati alla
Cultura e alle Manifestazioni e dal Polo Museale Civico per valutare e
coordinare gli eventi commemorativi.

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Giulianova. Editoria: Poesie d’amore ed eros nel nuovo libro del dott. Eugenio Flajani Galli

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Giulianova. Le rime hanno sempre qualcosa da comunicare. Tanto più ora che ci troviamo nel terzo millennio, in una società superficiale e materialista, che guarda poco o nulla al sentimento e all’interiorità. Ma i sentimenti, le emozioni e il flusso interiore di coscienza trovarono ampia trattazione nell’opera poetica greco-latina, per mano di autori quali Alcmane, Saffo ed Alceo, a cui si deve la paternità della poesia stessa, dato che essi furono tra i primissimi poeti della storia dell’umanità, almeno per quel che ne sappiamo noi oggi.

DOTT. EUGENIO FLAJANI GALLI

Ed è proprio a questi autori e a queste opere che si ispira la nuova raccolta di poesie del dott. Eugenio Flajani Galli – psicologo, psicosessuologo ed autore di testi di psicologia e poesia – il quale ha sempre portato dentro di sè un ottimo ricordo dei versi antichi: «Quando frequentavo il liceo classico» spiega l’autore«leggevo, studiavo e imparavo a memoria poesie di autori quali Ovidio, Catullo, Tibullo, Alceo, Saffo, Orazio, Archiloco, Alcmane e tanti altri ancora; dopo essermi laureato, a 23 anni, in psicologia, li rileggevo di nuovo e mi accorgevo di quanto materiale psicologico vi si può trovare. Sì, perchè si tratta di versi che sanno sapientemente veicolare i sentimenti di amore, eros e passione che ancora oggi sono in grado di intrigare e far sognare uomini e donne di ogni età e nazionalità». L’amore, dunque – unitamente alla sua controparte più passionale, l’eros – è il grande protagonista di “Tutto l’Amore per Te”, il nuovo libro del dott. Eugenio Flajani Galli, che unisce l’apollineo dei versi in rima baciata con il dionisiaco delle passioni più primordiali della psiche umana. Tutto ciò corredato da contenuti artistici esclusivi, consistenti in artworks fotografici (vale a dire fotografie artistiche – sia fotoritoccate sia non – accompagnanti le poesie) e testuali (vale a dire composizioni artistiche formate da caratteri di testo appositamente combinati di modo da comporre immagini artistiche). Insomma, una raccolta di poesie da poter dedicare e far leggere alla persona amata, ma anche e sopratttutto al primo ed eterno amore della propria vita: se stessi.

Tutto l’Amore per Te è disponibile presso Amazon, Mondadori, Feltrinelli, Google Play, iTunes, IBS, Hoepli e tanti altri store, o richiedendone copia direttamente all’autore, agli indirizzi http://psicologogiulianova.wix.com/info e

http://facebook.com/psicologogiulianova

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Giulianova. Sport: il giuliese Emanuele Andrenacci alla conquista del titolo italiano

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Castrezzato (Brescia) Ieri, al Castrezzato Motorsport Arena, alla presenza di tutta la scuderia “AC Team 2018” e del giornalista e telecronista sportivo Giovanni Di Pillo, il giovane pilota giuliese Emanuele Andrenacci, classe 2008, si è presentato alla stampa in vista del nuovo Campionato Italiano Junior B e quello Europeo.

AC Team 2018 (giulianovanews.it)

Andrenacci, dato per favorito per la vittoria finale, è reduce dalla vittoria della Coppa Italia dello scorso anno. Sono ben 7 anni che, con il sostegno e la presenza continua del papà Domenico, il giovane giuliese scende sulle piste di minimoto italiane ed europee.  Ad maiora Emanuele

la redazione de

giulianovanewss.it

 

Emanuele Andrenacci (giulianovanews.it )

 

Emanuele Andrenacci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GIULIANOVA – Un nuovo successo per la pellicola del giuliese Lorenzo Verticelli, in arte Forti.  

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Un altro successo per il film “Broken Soul II” del giuliese Lorenzo Verticelli

Lorenzo

“Broken Soul II – La Redenzione/The Redemption”, diretto e prodotto dallo stesso Lorenzo e scritto da Omar Mahjoub, dopo la vittoria del 30 luglio come “Miglior Progetto Cinematografico” al Tuscany Web Fest – 2017, vince a Toronto, in Canada, il premio per il Miglior Film Action all’Alternative Film Festival.

Lorenzo

“Broken Soul II continua a stravincere – afferma Lorenzo – è la nostra prima vittoria oltreoceano e seconda vittoria totale, e sarà per noi uno sprono per andar eavanti nei nostri futuri progetti”.

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Consegnato all’arbitro giuliese Antonio Di Martino a Canicattì il “1° Premio Nazionale Giudice Livatino”.

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Consegnato nel pomeriggio di oggi al giuliese Antonio Di Martino, il più giovane arbitro esordiente di serie A, il “1° Premio Nazionale Giudice Livatino”, organizzato dal Comune di Canicattì con l’associazione Italiana Arbitri. 
Nel consegnare il premio all’arbitro giuliese nel gremito Teatro Sociale della città siciliana, il presidente sezionale arbitrale Gero Drago ha sottolineato come il riconoscimento intenda ricordare che un arbitro di calcio deve avere e aspirare ai valori di trasparenza, imparzialità, giustizia e correttezza come lo era appunto il magistrato Livatino, un giudice ragazzino che rappresenta l’esempio del giudice giusto, portatore di etica e morale. Valori che per il presidente Drago dovrebbero distinguere non solo chi si occupa di giustizia ma anche di sport.
Presenti alla manifestazione il Sindaco Ettore Di Ventura, il questore Maurizio Auriemma e il prefetto Dario Caputo .
Antonio Di Martino, quale segno del suo legame con Giulianova, ha voluto donare alcune copie del volume “Giulianova. Seduzione senza tempo” dello storico giuliese Sandro Galantini pubblicato da De Siena editore nel 2016. Di Martino il 23 maggio dello scorso anno aveva ricevuto dal sindaco della sua città, Francesco Mastromauro, un riconoscimento dell’Amministrazione comunale.

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Giulianova. Il Premio Fair Play “Della Penna” a Marco Giampaolo, allenatore della U.C.Sampdoria

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VI Torneo Nazionale Memorial “Emilio Della Penna”

Categorie: esordienti, pulcini e primi calci

Giulianova, 29 aprile – 1 maggio 2018

Consegna del Premio Fair Play al Mr. Marco Giampaolo

 

Marco Giampaolo

Giulianova. In occasione della presentazione ufficiale del VI torneo nazionale memorial “Emilio della Penna”, il comitato organizzatore, diretto dal patron Giulio Ettorre, ha deciso di assegnare il Premio Fair Play 2018 a Marco Giampaolo, attuale allenatore in serie A della U.C. Sampdoria. Il Premio Fair Play, giunto alla sua quarta edizione, è stato già assegnato nel 2015 al patron della Polisportiva Amicacci, Giuseppe (Peppino) Marchionni, nel 2016 all’arbitro Antonio Di Martino e nel 2017 all’allenatore Massimo Oddo. La consegna ufficiale del Premio si svolgerà:

Lunedì, 9 aprile 2018, ore 11,00, presso la sala “Bruno Buozzi”

angolo Via Piave/Piazza Buozzi, Giulianova alta (TE) – Ingresso libero

Saranno presenti alla consegna del premio:

Francesco Mastromauro, Sindaco della Città di Giulianova

Luigi Valentini, Presidente ASD Giulianova Calcio (già Giuliesi per Sempre)

Giulio Ettorre, Patron del Memorial “Emilio Della Penna”

Marco Giampaolo, Allenatore della U.C. Sampdoria

Moderatore, Walter De Berardinis, giornalista.

Marco Giampaolo

 

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Ferrara. Moto: il giovane giuliese Emanuele Andrenacci si piazza al secondo posto alla prima prova di campionato

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Ferrara. Ottimo esordio per il giovane pilota giuliese Emanuele Andrenacci, classe 2008, nel Campionato Italiano Junior B e quello Europeo con la AC Team 2018. Oggi, sul circuito Xbike di Ferrara, si è classificato secondo in entrambe le gare: campionato e il prestigioso Trofeo Simoncelli.

La redazione de www.giulianovanews.it

Ecco alcune foto

Emanuele Andrenacci (C) giulianovanews.it

Emanuele Andrenacci (C) giulianovanews.it

Emanuele Andrenacci (C) giulianovanews.it

Emanuele Andrenacci (C) giulianovanews.it

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